10. Valore biologico della manna

Nei prodotti naturali vi è un certo sinergismo tra i vari costituenti. Utilizzare un solo costituente ed eliminare gli altri significa assumere qualcosa di incompleto e di squilibrato. Parlando in termini biologici , scomporre un prodotto naturale per usare soltanto un principio attivo non ha senso; cosi, è un non-senso, utilizzare la mannite al posto della manna che ha ogni componente nelle sue giuste proporzioni.
Bisogna precisare però, quanto più razionale sia l'uso della manna rispetto a quello della mannite: quest'ultima, a differenza della manna non apporta al nostro organismo altre sostanze ad esso congeniali ed utili.
Diversi ricercatori hanno studiato e comparato, il comportamento farmacologico della mannite naturale, estratta cioè dalla manna, e della mannite artificiale, ricavata dalla melassa di zucchero. Hanno constatato che, nonostante le due non presentino sostanziali differenze chimiche, svolgono azioni farmacologiche alquanto diverse. La mannite naturale, rispetto a quella artificiale, svolge una maggiore azione ipertonogena che stimola la peristalsi sui preparati di tubo digerente di diversi animali da esperimento. È certamente difficile sostenere che ciò avvenga anche nell'uomo; comunque, chi ha sperimentato entrambe le manniti sostiene che quella naturale è molto più efficace. Il motivo di ciò risiede nella presenza di piccole quantità di altre sostanze, non eliminabili durante il processo di cristallizzazione, che vengono evidenziate dalla reattività biologica dell'organismo.
Tutto ciò è in perfetta armonia con quanto detto all'inizio di questo paragrafo a proposito del sinergismo tra i numerosi principi attivi presenti nella manna. Dal punto di vista biologico, è dunque importante usare il prodotto naturale cosi come esso realmente è, per la sua azione farmaco-dinamica in sintonia con le esigenze dell'organismo.